La Sacra Scrittura parla del diavolo centinaia di volte: dal 3° capitolo della Genesi (tentazione di Adamo ed Eva) agli ultimi capitoli dell'Apocalisse.
La Chiesa ha sempre insegnato che i demoni sono Angeli creati come spiriti liberi che si sono ribellati a Dio per superbia, che odiano l'uomo e lo inducono al peccato per allontanarlo da Dio.
Gesù stesso è venuto nel mondo per sottrarre il mondo al potere di satana e distruggere le sue opere (1Gv 3,7-10; 1Gv 5,18-21).
Charles Baudelaire ha scritto: "L'astuzia più perfetta del Demonio consiste nel persuaderci che egli non esiste".
E dobbiamo tristemente riconoscere che questo suo diabolico tentativo è riuscito perfettametne, favorito a volte anche dagli stessi ministri del popolo di Dio che sottovalutandone l'opera non incitano i cristiani a rivestirsi dell'armatura di Dio (cf Ef 6,10-18) per contrastarlo, combatterlo e cacciarlo.
Tutte le iniziative della Madonna in questi tempi riflettono la Donna della Bibbia che si trova in un'inconciliabile inimicizia con satana. La Madonna è consapevole delle condizioni in cui svolge la sua missione e offre il suo aiuto agli uomini per portarli alla salvezza.
Conosce bene i pericoli che provengono da satana e in numerosi dei suoi presunti messaggi a Medjugorje mette in guardia i suoi figli contro la sua potenza nel mondo, contra la sua malizia e i suoi continui tentativi per distruggere i piani di salvezza di Dio per l'umanità.
Una delle veggenti inoltre, Mirjana, testimonia di aver avuto una visione terrificante di satana il 14 aprile 1982. La Madonna poi riapparsale le disse "Scusami per la visione, ma devi sapere che satana esiste...".
P.Tomislav dice che la Madonna abbia detto, che questo secolo è sotto il potere di satana, il quale ora è più aggressivo perché sta perdendo il potere.
Per questo la Madonna stessa ci invita a premunirci, a proteggerci con la prghiera, soprattutto comunitaria, il digiunoe a anche l'uso dei sacramentali come l'acqua benedeta e immagini sacre...
CHI HA PAURA DEL DIAVOLO?
Esistono due atteggiamenti sbagliati con cui affrontare la tematica del "male":
- credere che Satana non esista (e questa è la sua più grande conquista);
- aver paura di lui (pensare che sia più forte di noi, vederlo agire in ogni circostanza).
In realtà basta aprire il Vangelo per confutarli entrambi: si testimoniano numerosi esorcismi compiuti da Gesù, e si possono contare più di cento riferimenti al diavolo (chiamato da Gesù anche "principe di questo mondo"). I discepoli, poi, tornando dalla loro missione erano euforici a tal punto che Gesù dovette intervenire: "Non rallegratevi perché i demòni si sottomettono a voi ma perché i vostri nomi sono scritti nei cieli". Dunque tranquilli! Satana esiste, ma non dobbiamo temerlo: temiamo piuttosto il peccato, frutto del nostro deliberato consenso, e causa della perdita della grazia di Dio!
S. Giovanni Crisostomo non esitava a definirlo addirittura "santificatore delle anime", logicamente non per sua natura, ma in quanto nel combattimento spirituale quotidiano, noi abbiamo l'occasione, con la grazia di Dio, di resistere al male e di radicarci nel bene.
In questa lotta contro gli spiriti del male (Ef. 6,12), siamo grazie a Dio provvisti di potenti armi: abbiamo la preghiera, i sacramenti e l'intercessione degli angeli e dei santi. E come non ricordare l'importantissimo ruolo della nostra Mamma del cielo! La Storia della Salvezza si apre con una profezia di speranza, l'inimicizia tra la Donna e il serpente (Gen. 3,15), e si chiude con una grande profezia di certezza, il combattimento tra la "Donna vestita di Sole" e il "dragone rosso" (Ap. 12,1) di cui ben conosciamo l'esito. Ed è con somma gioia che possiamo annunciare al mondo intero: la vittoria appartiene a Cristo, nostro Sole di Giustizia!
Dal giornale "La Stampa" di Torino, del 27-3-1981 riportiamo l'illuminante pensiero del PAPA: "SATANA ESISTE, HA UN REGNO, UN'AZIONE LOGICA". Il demonio esiste, ha un suo regno, ha un suo programma che "esige una stretta logica
dell'azione, una logica tale che il regno del male possa reggere: anzi, che possa svilupparsi negli uomini ai quali è indirizzato". Giovanni Paolo II, che nell'omelia ha citato Newton e Einstein, ha parlato a lungo di Satana, del suo regno contrapposto a quello di Dio: "La lotta tra il regno del male, dello spirito maligno, e il regno di Dio - ha detto - non è cessata, non è finita. E' entata soltanto in una tappa nuova, anzi nella tappa definitiva. In questa tappa la lotta perdura nelle generazioni sempre nuove della storia umana". Rivolgendosi poi direttamente ai giovani, il Pontefice ha affermato: "Imparate a pensare, a parlare e ad agire con chiarezza evangelica, chiama epeccato il peccato e non chiamatelo liberazione". "La Stampa" del 27-3-1981