L’Italia ha cancellato i titoli nobiliari e tutti gli Ordini Cavallereschi con la legge del 1951
riconoscendo invece, in base ai patti tra Chiesa e Stato, gli Ordini dello Stato Pontificio.
Recentemente vi è stato un proliferare di sedicenti “Ordini”, alcuni addirittura “fotocopia” del nostro e di altri “Cavalieri di Malta”, altri ancora rifondando l’Ordine Templare.
Non sono rari i casi in cui, in cui modo più o meno smaccato, si tenta di convincere persone che l’ordine è il vero erede dell’Ordine templare.
E’ forse meno noto che da secoli chi si proclama templare è oggetto di scomunica.
Infatti, nel saggio storico
“I Templari e la Sindone di Cristo” (Ed. Il Mulino), Barbara Frale, Ufficiale dell’Archivio Segreto Vaticano, ricorda che Papa Clemente V decise di proibire “di continuare a usare il nome, l’abito e i segni distintivi del Tempio, pena la comunica
automatica per chi avesse osato in futuro proclamarsi templare”.