Si sfaldano le rose della mia avvenenza
piano piano in un terreno consunto.
Non solo petali che ardono di luce
... ma solitarie piante
di chi è stato a lungo dimenticato
e non si è più convertito.
Mi hanno lasciato nel pieno del mio ateismo
mentre consumavo un rito d’amore
e qualcosa alle spalle
mentre facevo l’amore con un ragazzo
Mi ha dannato per sempre.
così abbiamo trovato l’inferno della ragione
e non ci siamo rivisti mai più.
Adagio adagio il corpo si è ristretto
lasciando indietro mille similitudini
in cui si sono abbeverati gli asini della terra.
Mangiare petali di rosa non era possibile
ma mangiare marciume è consapevole a tutti.
Chi non sa amare non sa fare poesia
e chi non sa morire non sa rivivere.
E’ felice il poeta quando si muove ridente
attraverso il tuo bacio d’amore
che è un saliscendi di morte
che è un abbandono di vita.
Ci sono donne che prendono i loro morti
e li aggrovigliano ai loro capelli
e ne fanno sontuosi monili
... per il secondo e il terzo matrimonio.
Ci sono donne che vivono
di questa carneficina
e non sentono i palpiti del cuore
che emana dalla loro morte.
Così ci sono giovani pallidi
che solo per il fatto di essere sangue
si credono novellatori o poeti.
Invece la felicità della poesia non va toccata
né dai morti né dagli adulteri.
E’ felice il poeta quando si muove ridente
attraverso il tuo bacio d’amore
che è un saliscendi di morte
che è un abbandono di vita.
Chi non sa amare non sa fare poesia
e chi non sa morire non sa rivivere.
Così nessuno che non sia stato ferito
dal proprio nemico potrà toccare
i vertici della pietà. Non esiste
una battaglia d’amore
e neanche una sconfitta
Esiste solo un’angelica guerra
che l’uomo fa a se stesso
credendo in un fratello azzurro
vestito tutto di nero.
Apriti o scena, senza panico,
nel bosco assetato della mia fede.
E bestemmiando per gli alacri fuochi
... metti la pantomina in un canto e sciogli il burattino.
Poi col filo delle tue spezie
incatenalo a un altare di sogni.
E mandalo a svernare infelice
nella terra amorosa degli uomini.