La bandiera dell’Ordine del Tempio si chiamava “Beauceant” (anche Baucéans, Bauceant, Beauséant, Baussant). Era un rettangolo verticale composta da due bande, una bianca e una nera. Posta sulla cima di una lancia, fu il simbolo del Templari sul campo di battaglia, protetta da una dozzina di Cavalieri.
I colori del Beauceant non furono scelti a caso. Il vescovo di San Giovanni d'Acri e cronista contemporaneo, Jacques de Vitry, spiega che il nero è il simbolo della ferocia dei Templari verso i loro nemic,i mentre il bianco simboleggia l'amore per i loro amici. “Leoni in guerra, agnelli in pace”, dice Jacques de Vitry nel suo “Historia orientalis”.
Ne era direttamente responsabile il Gonfanoniere, e questo incarico era un grande onore nella Gerarchia dell’Ordine. A seconda della circostanza, il Gonfanoniere era uno scudiero, un soldato o una sentinella turcopoli. Il Gonfanoniere era alla testa dei Cavalieri rlanciava il grido di battaglia al comando del Maresciallo dell’Ordine.
Il Beauceant doveva essere ben visibile in modo permanente sul campo di battaglia e per questo era proibito abbassarlo o abbandonarlo per viltà o per paura del nemico. Questa violazione delle norme poteva essere punita con la sanzione più severa, vale a dire la perdita della mano, e questo significava l’allontanamento definitivo dall’Ordine.
Quando il Beauceant principale cadeva perché il Gonfaloniere e le sue guardie erano state uccise, il Comandante dei Cavalieri srotolava un secondo Beauceant e si ripeteva la carica. Se fosse stato ucciso anche il Comandante, un Comandante di Squadrone avrebbe sollevato il suo stendardo bianco e nero e intorno al quale venivano chiamati a raccolta tutti i Templari presenti.
Se la bandiera cadeva definitivamente, i Cavalieri Templari sopravvissuti avrebbero dovuto aderire la bandiera degli Ospitalieri. Nel caso in cui non c’erano gli Ospitalieri, i Templari dovevano aderire alla prima bandiera cristiana che vedevano.
I colori del Beauceant non furono scelti a caso. Il vescovo di San Giovanni d'Acri e cronista contemporaneo, Jacques de Vitry, spiega che il nero è il simbolo della ferocia dei Templari verso i loro nemic,i mentre il bianco simboleggia l'amore per i loro amici. “Leoni in guerra, agnelli in pace”, dice Jacques de Vitry nel suo “Historia orientalis”.
Ne era direttamente responsabile il Gonfanoniere, e questo incarico era un grande onore nella Gerarchia dell’Ordine. A seconda della circostanza, il Gonfanoniere era uno scudiero, un soldato o una sentinella turcopoli. Il Gonfanoniere era alla testa dei Cavalieri rlanciava il grido di battaglia al comando del Maresciallo dell’Ordine.
Il Beauceant doveva essere ben visibile in modo permanente sul campo di battaglia e per questo era proibito abbassarlo o abbandonarlo per viltà o per paura del nemico. Questa violazione delle norme poteva essere punita con la sanzione più severa, vale a dire la perdita della mano, e questo significava l’allontanamento definitivo dall’Ordine.
Quando il Beauceant principale cadeva perché il Gonfaloniere e le sue guardie erano state uccise, il Comandante dei Cavalieri srotolava un secondo Beauceant e si ripeteva la carica. Se fosse stato ucciso anche il Comandante, un Comandante di Squadrone avrebbe sollevato il suo stendardo bianco e nero e intorno al quale venivano chiamati a raccolta tutti i Templari presenti.
Se la bandiera cadeva definitivamente, i Cavalieri Templari sopravvissuti avrebbero dovuto aderire la bandiera degli Ospitalieri. Nel caso in cui non c’erano gli Ospitalieri, i Templari dovevano aderire alla prima bandiera cristiana che vedevano.