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martes, junio 21, 2011

Entradas en Italiano La Chiesa nel Medioevo e SAN FRANCESCO d'ASSISI (1182-1226)



Il compito della Chiesa nel Medioevo non è solo spirituale, bensì pratico. Infatti, anche sul piano organizzativo, la Chiesa è la depositaria dell'ordine. Il vescovo, per esempio, svolgeva un compito non soltanto religioso, ma politico.

Il Medioevo concepisce una religiosità ascetica, caratterizzata da una rinuncia alla vita mondana e ai piaceri. L'uomo doveva avvilire se stesso e punirsi. Il problema del peccato è avvertito come preminente. In sintesi:

1. La natura viene concepita come occasione di peccato per l'uomo e strumento di perdizione.
2. Il senso di colpa avvilisce l'uomo, gravato dal peccato originale. Si ha una concezione pessimistica dell'uomo.
3. L'esistenza dell'uomo viene condizionata da questo pessimismo. La vita umana è vista meramente in funzione della prospettiva di una vita ultraterrena, la sola nella quale si potrà verificare eventualmente il passaggio dall'infelicità alla felicità.

San Francesco, con le sue opere letterarie, rompe con questi schemi e dice qualcosa di nuovo. Egli si rifà ai Salmi davidici.
San Francesco è un uomo colto, che adotta di proposito il linguaggio del popolo, perché è sua intenzione portare il proprio messaggio al popolo.
Dunque usa il volgare per farsi capire da chi non conosceva il latino. Usando il volgare, San Francesco compie un atto di umiltà.
Il Cantico delle creature esprime una religiosità gioiosa. Il rapporto con Dio è ispirato all'amicizia e alla serenità. Tranne, naturalmente, il verso dedicato alla morte.