Lungo la “galleria delle Chimere” a Notre Dame di Parigi sono riconoscibili dei gocciolatoi o doccioni in forma di demoni e di animali mostruosi, chiamati Gargoyles, un nome che deriva da “garganta”, la gola da cui escono le acque piovane a terra (dal latino gargulio).
I Gargoyles sono i mostri che dovrebbero esorcizzare, e quindi proteggere le cattedrali gotiche. Ma non sono solo raffigurazioni grottesche atte a stimolare l’immaginazione: il loro compito consiste nel mandare un messaggio, un avvertimento. E questo messaggio è espresso in un linguaggio fantasioso e diretto; la cattedrale infatti può essere assediata e minacciata da quelle stesse persone che dovrebbero proteggerla e custodirla.
Gli spiriti maligni dunque si impadroniscono simbolicamente dell’esterno della cattedrale, poiché al suo interno non possono entrare e risiedono là come in attesa.
Questa interpretazione nacque in seguito alla persecuzione e distruzione dell’ordine dei Templari. Alcune confraternite come i Compagni del Dovere di Libertà o i Figli di Salomone, perseguitate a loro volta, vollero che l’azione svolta dai templari non andasse impunita e giurarono che mai avrebbero prestato la loro opera alla corona di Francia. Qualcuno addirittura sostiene che con sistemi indiretti, facilitarono lo scoppio della Rivoluzione Francese.
I membri di questi ordini conoscevano la struttura delle cattedrali: secondo alcuni, raggiunsero la sommità e le cornici delle chiese e “caricarono” in senso magico i Gargoyles, aggiungendone di nuovi e collegando i potenti di allora (l’alto Clero e la Corona) a queste raffigurazioni mostruose.
Così l’originale funzione dei Gargoyles si ribaltò: invece di allontanare il maligno, essi avvertivano che il male era già operante all’interno della cattedrale